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Una solida relazione, non solo a San Valentino? Conquista con contenuto!

Patti chiari e amicizia lunga…. Non saremo tra coloro che oggi vi faranno gli auguri di San Valentino.
E non perché non siamo dei romanticoni, sostenitori dell’importanza e della bellezza dell’Amore. Ma perché siamo un agenzia di comunicazione e abbiamo ancora i sensi annebbiati dal tanto “zucchero” che in questi giorni abbiamo riversato nelle grafiche e nei contenuti dei nostri clienti.
Scherzi a parte, però, non vogliamo perdere l’occasione di un’importante riflessione, che proprio dall’Amore e dalla sua espressione può nascere.

Letterati, filosofi, poeti, artisti si sono negli anni scervellati per cercare di indagare l’intimo umano e trovare una definizione il più esauriente possibile di cosa l’Amore sia. Se non ci sono riusciti loro di certo non abbiamo la presunzione di arrivarci noi. Di fronte a certe grandezze del mondo la cosa migliore da fare è incrociare le braccia e sedersi ad ammirarle, che cercare di spiegarle rischierebbe di rovinare tutto. La cosa che più ci piace e che più ci affascina, però, quando si parla d’Amore è osservare e considerare la sua sostanziale eterogeneità.

Nessuno vive l’Amore allo stesso modo di qualcun altro, neanche i partner della medesima coppia. C’è chi lo vive “di testa” e chi “di pancia”, chi carnalmente e chi spiritualmente, chi “eterno” e chi “eterno finché dura”, chi possessivo e chi libertino, chi adolescenziale e chi serioso…

Mille sfaccettature che nascondono mille modi diversi di inteconnettersi con i sentimenti e la sfera dell’intimità. La cosa più interessante è ciò che succede quando queste modalità diverse di concepire e vivere l’Amore vengono a contatto, generando la coppia e quella che definiamo relazione. Le alchimie che da questi incroci amorosi nascono danno vita a relazioni incredibili, quelle che a prescindere da cosa l’Amore sia per il singolo, regalano quell’indescrivibile emozione di condivisione.

Che poi, a pensarci, è ciò che vale per qualsiasi forma di relazione, al di là di quella amorosa. Qualsiasi rapporto che leghi 2 individui o 2 identità è reso prezioso e unico proprio dalle parti che nel rapporto si incontrano e dal risultato che dal rapporto stesso si produce, grazie alle condivisioni dei singoli.
Perfino un rapporto più che mai verticale e unidirezionale, come quello tra Azienda e Consumatore, ha negli ultimi anni riservato grandissime sorprese, proprio quando si è iniziato a parlare di “condivisione”. Con l’avvento dei new media (che ormai tanto “new” non sono), la comunicazione tra Azienda e Consumatore ha visto un ribaltamento sostanziale di vecchie e sedimentate dinamiche, che vedevano il Consumatore passivo, in attesa della fruizione di un messaggio da parte dell’Azienda, l’unica in grado di stabilire cosa e come comunicare. Con i social media sono cambiati tempi e modi, ma soprattutto è cambiata la relazione, che si è trasformata in un rapporto orizzontale e paritario, bidirezionale e attivo in egual modo. Sostanzialmente l’Azienda può continuare a decidere cosa e come comunicare, consapevole però che il suo Consumatore è più che mai sveglio e pronto a comunicare anche ciò che l’Azienda non aveva stabilito e con le dinamiche a lui più consone.

In tutto questo, il rischio principale attraverso il quale siamo passati (scongiurando con un po’ di ottimismo il fatto di non esserci ancora dentro) è stata la riproposizione di vecchie dinamiche in un medium nuovo o ancor peggio la svalutazione della qualità della comunicazione aziendale in nome dell’estrema “facilità” del mezzo.

L’impressione che abbiamo, stando quotidianamente al fianco delle Aziende e osservandole dall’interno, è che, magari a fatica, magari con i dovuti tempi e aggiornamenti, il messaggio sia stato colto e interiorizzato, anche dalle Aziende più conservatrici. Quale messaggio? Quello che il Consumatore ha in questi 10 anni urlato ininterrottamente, cercando di far valere la propria posizione:

a interessare, smuovere gli equilibri, spostare l’attenzione del proprio target non è la proposta commerciale dell’Azienda, ma la capacità di generare contenuti attorno a essa.

Ed ecco che il collegamento con la relazione d’Amore che intercorre tra due persone torna prepotentemente.
Qualsiasi sia la relazione, essa è in grado di mantenersi viva, coinvolgente per le parti, stimolante e proficua solo nel caso in cui venga creata una fitta rete di interessi comuni e su quella rete generati dei contenuti di valore.
Uscendo dalla metafora,

siamo convinti che per quanto riguarda la comunicazione questo 2018 sarà, come i suoi più stretti predecessori, l’anno del contenuto intelligente, scelto e costruito sull’analisi dei propri interlocutori, con l’obiettivo di allargare il ruolo dell’Azienda nell’immaginario collettivo.

Non per nulla gran parte del nostro lavoro quotidiano di Agenzia è sempre più dedicato alla costituzione dei cosiddetti “piani redazionali”, che non sono delle semplici “scalette” di pubblicazione, ma delle vere e proprie indagini di tendenze e costumi del momento, volte alla realizzazione di un creativo e condivisibile messaggio aziendale, da saper poi sapientemente declinare nei diversi canali.

Del resto, si sa, in Amore l’apparenza incanta, ma il contenuto conquista!

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